Il 30 ottobre 1922 sui giornali i lettori di quotidiani italiani leggono titoli più o meno simili: "L'irresistibile vittoriosa riscossa fascista - Lo stato che noi auspichiamo va traducendosi in fatto" (Il popolo d'Italia).
Mussolini diventa capo del Governo e l'Italia entra in una fase politica che durerà un ventennio e lascerà una traccia indelebile nella storia.
Il popolare settimanale satirico, prima antitedesco, poi fiancheggiatore del fascismo, diventa fascista.
Tutti gli scritti e le vignette di questo numero tendono all'esaltazione dei metodi e dei risultati di questo nuovo corso.
Mussolini è l'indiscusso protagonista e l'immagine che ne viene fuori è quella dell'indiscusso salvatore di Patria.
I disegni, vergati con assoluta maestria mostrano monete europee ed extra europeee che accorrono verso la lira accompagnata paternalmente dal neo capo del governo e persino viene data voce ad un Leccio, orgoglioso di aver ceduto i propri rami per fabbricare i manganelli: "Anche io ho dato... le mie braccia per la patria!!.."
Una lettura che ci riporta ad un quotidiano che che si è perso nei libri di storia e che è capace di dare emozioni facendoci superare i pregiudizi dettati dall'inevitabile "senno del poi".
Il 420
Anno VIII - numero 416
26 novembre 1922
Casa Editrice Nerbini
Gerente responsabile: Arturo Riconda
20 centesimi
martedì 2 ottobre 2007
Il 420, n. 416 - 26 novembre 1922
Etichette:
1922,
Satira politica,
Settimanali
alle 14:38
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1 commento:
molto interessante
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